28 ottobre 2009

Ora che sai parlare è la fine per me...

E' un post di celebrazione per lo gnomo, quindi chi non volesse saperne di post mielosi non legga.
Il mio ometto, parla, parla, parla alla grande.
Sto gongolando, si esprime come un bambino di 3 anni, (in realtà non so come deve esprimersi uno di 2 piuttosto che uno di 3, comunque a me sembra che parli troppo bene per la sua età) fa frasi intere, fa domande, fa commenti e novità di sti giorni addirittura esprime emozioni, sono esterrefatta. Lunedì vado a prenderlo al nido prima e a casa andiamo a fare il riposino insieme e lui tutto felice e sorridente mi dice: Io sono contento!!!! Ma io non gli avevo chiesto proprio niente, lo gnomo di sua spontanea volontà mi ha manifestato una sua emozione.
Stamattina in bagno lui sul vasino, io sulla tazza: Mamma tu lavoo? - Si Gio oggi vado a lavorare, viene a prenderti il babbo al nido - No, non voglio tu sta a casa! non andae a lavoo, sta con Vanni.
Mi ha fatto una tenerezza infinita, mi ha emozionato tantissimo sia parlare con lui come con un adulto, sia sentirgli dire ciò che prova.
Sono innamorata di questo gnomo... e mi dispiace passare sempre meno tempo con lui, speriamo non ne soffra troppo, e se così sarà, saprà dirmelo. Sta diventando proprio grande!!!

27 ottobre 2009

Blog da sbirciare...

Ringrazio le super mamme  beba e rita che mi hanno "nominata" come blog da sbirciare.
Io farò lo stesso con altri 10 blog che io amo sbirciare e che consiglio a tutti quelli che passeranno di qui.
Bisogna incollare il francobollo (che io non riesco ad incollare) e premiare altri 10 blog che vi piace sbirciare e nominare chi vi ha dato il premio... :)

[occhioblog.jpg] ce l'ho fatta!!!!!



irene non so se sarà contenta di questo premio








Alcuni blog li conoscete tutti altri forse no, ma questi sono i blog che più mi piace sbirciare quindi va a loro il mio premio...

22 ottobre 2009

Adesso anche lo gnomo ha il periodaccio

ok io sono stata tesa, avrò trasmesso nervosismo al mio piccolo, ma prorpio ora che devo ricominciare seriamente a lavorare lui cede.
Antefatto: Gio fino a lunedì andava la nido fino all'una, così io potevo lavoricchiare ai miei famosi progetti, buttati nel cesso.
Da martedì quando ho deciso che tornavo in biblioteca a lavorare o deciso di iniziare a portarlo fino alle 4 per farlo abituare (dicono le educatrici) perchè poi addirittura dovranno andare i nonni a prenderlo e questa settimana che quasi tutti i giorni posso andarlo a prendere io è meglio iniziare.
Ok martedì è andato tutto bene, l'educatrice contenta.
MErcoledì, cioè ieri, sembrava tutto bene.
Stamattina, pianti isterici, tragedie greche... non c'era verso di farlo entrare al nido, io aspettato che si calmasse, che ci passassero avanti tutti i bambini, chiedendogli ogni volta se voleva entrare dando la mano a tizio o a caio, dicendogli che dentor c'era la sua amata educatrice ad aspettarlo. Insomma niente: NO NON VOGLIO, NO ANDIAMO A CASA... perchè da un po' lui parla troppo bene, e quindi non posso più avere dubbi su quello che vuole. 
Io quasi mi mettevo a piangere pure io, e a quel punto si è pure fatto la pipì addosso ed è dovuto entrare per forza per cambiarsi. Quindi è entrato triste e pure umiliato... mi sento troppo in colpa. In più non posso andarlo a prendere io perchè devo andare in biblioteca per fare il passaggio di consegna dato che lunedì inizio.
Non riesco ha trovare una soluzione che faccia felice sia me che lui. Il babbo dice che si abituerà ma a me dispiace troppo vederlo così e sapere che soffre troppo. 
Forse potrei chiedere che almeno il lunedì dato che al pomeriggio non lavoro posso andarlo a prendere all'una.
Vedremo, vedremo una soluzione troveremo.
ma quant'è difficile essere mamma, lavoratrice, donna insieme e rimanere forti... 

20 ottobre 2009

SOPRAVVIVERE A UNA SETTIMANA COSì

E' stata una settimana tremenda e anche questa è cominciata male.
Sono molto stanca emotivamente, sembro forte ma in realtà la faccia tosta, il pelo sullo stomaco che ha la gente, l'egoismo di alcune persone mi destabilizzano sempre.
Non sa bene da che parte cominciare.
Premetto che la colpa è un po' anche mia, ma errori fatti in buona fede.
una scuola mi contatta per fare 2 laboratori: io do la mia disponibilità, scrivo i progetti, scelgo le letture da far fare, scrivo anche i copioni, cosa che in realtà di solito faccio cono i ragazzi, ma qui mi viene chiesto di farlo prima. Mi si dice che in realtà dovrei partecipare a un bando ma che di sicuro vincerò. Intanto salta fuori tutta quella storia delle biblioteche e allora io cerco un'attrice valida per eventualmente fare il mio lavoro per non lasciare nei guai la scuola. Poi sfuma la questione biblioteca e io informo l'attrice che non potrà farli al posto mio ma comunque di partecipare al bando che non si sa mai (qui sta l'errore non avrei dovuto dirglielo). Intanto in un'altra scuola mi cancellano 2 laboratori per mancanza di fondi e così i lavori diminuiscono notevolmente.
L'attrice partecipa al bando ma chiede una cifra inferiore alla mia, pur sapendo qual era il mio prezzo. Questa cosa manda in crisi la scuola, ricevo di continuo telefonata dalla prof che mi dici perchè cavolo ho coinvolto la tipa, che mi vuole fregare perchè ha chiesto meno di me, adesso loro sono in difficoltà. (nel bando non c'è scritto che vince chi chiede meno, c'è scritto che l'assegnazione è fatta ad insindacabile giudizio della commissione) il progetto l'ho scritto io, quindi dico all'insegnante che il criterio è che il mio progetto è più rispondente al bando. L'attrice in questione mi dice che se anche dovesse vincere lei rifiuterebbe perchè sa che ci ho già lavorato sopra, quindi spetta di diritto a me.
Non vi dico le paranoie di sti giorni, un po' penso che l'ha fatto apposta, un po' penso che invece non ci ha proprio pensato perchè credeva che la scuola scegliesse me a prescindere dai costi (anch'io lo pensavo, la differenza tra me e lei sul totale è di 100 euro).
Lunedì responso: hanno deciso di assegnare un laboratorio a me ed uno a lei, motivo? boh solo dopo la prof mi ha confessato che avevano paura che quell'attrice facesse riscorso, quindi l'hanno voluta tenere buona.
A me girano le palle in una maniera allucinate, e mi viene voglia di mandare tutti a quel paese. L'attrice mi chiama e mi dice che se a me non fa niente lei preferisce non rifiutare il laboratorio, io le dico che a me fa, ma che certo non posso obbligarla a rifiutare, quindi facesse quello che vuole, lei mi dice ma me l'hai detto tu di partecipare (lo so che sono io la scema), io le dico che non pensavo che chiedesse meno di me. Insomma tutto così: non vuole rifiutare. Dopo un'ora da questo casino mi chiama la cooperativa delle biblioteche e mi chiede se sono disponibile a lavorare da settimana prossima in una biblioteca che non è tanto vicina, non sono tante ore, ma poi se ci sarà la possibilità mi sposteranno più vicino.
Ovviamente lo leggo come un segno del destino ed accetto, decisa a mandare a quel paese tutti i laboratori e sto lavoro del cavolo, che mi farà stare di più con lo gnomo, che mi darà tanto tempo libero ma anche tante paranoie. Quindi accetto felice.
Chiamo la prof per dirle che rifiuto il laboratorio, lei s'incazza come una iena, mi insulta dicendo che sono infantile, poco professionale, che non si molla così all'ultimo minuto, che domani avrei dovuto iniziare (non si può fare un bando che scade il venerdì, il lunedì ti danno i risultati e il martedì devi iniziare? non mi sembra umano)
Mi dice che sono segnata che non lavorerò mai più con loro e con tutto il comune di bergamo (addirittura e chi è lei il sindaco, ma anche se fosse... manco avessi rubato... ho rifiutato un bando, non ho neanche firmato un contratto!)
Che secondo lei è una ripicca, che mi hanno fatto vincere questo progetto per farmi un favore (ma chi gliela chiesto? e poi il progetto l'ho scritto io, l'ho strutturato io a gratis fra l'altro)
Cerco di spiegarle che tra un lavoro da due mesi e uno di due anni preferisco l'ultimo, e lei si incazza ancora di più (gli statali non hanno proprio idea di cosa voglia dire essere precari e non lavorare per 4 mesi di fila)
Continua a insultarmi: se ti prendi un impegno devi portarlo a termine (un impegno verbale, e anche loro si erano impegnati verbalmente a darmi più lavoro, ed invece)
Insomma è finita spero... da lunedì inizio in biblioteca e ne sono molto felice, torno a lavorare con la cooperativa che se anche per due anni ho rifiutato ogni incarico a continuato a cerarmi, a tenermi in considerazione, ha aspettato che io fossi pronta, che mi ha dato una mano sulle pratiche della maternità, che quando sarei dovuta rientrare, e una settimana prima li ho avvisati che non me la sentivo di lasciare il bambino ancora piccolo tutte quelle ore tra nido e nonni, hanno capito e hanno aspettato.
Insomma non sono proprio tutti individualisti, c'è anche in giro chi guarda oltre di sè, chi ti considera una persona e non uno strumento di lavoro, non una macchina. Nella scuola che dovrebbe esserci più umanità alle volte manca.
In pratica all'attrice sono andati tutti i laboratori e quindi la scuola non è rimasta scoperta, la prof deve fare solo lo sforzo di spiegare a questa cosa deve fare e riprogrammare un calendario non mi sembra la fine del mondo poi...
Oggi mi sento meglio e anche scrivere questo post che mi permette di mettere i fatti in fila e mi aiuta ad analizzarli direi che mi fa stare meglio.

13 ottobre 2009

quando il destino decide per te

Per 2 settimane valuti la scelta giusta, la prendi, ti convinci che quella sia la scelta migliore, entri nell'ottica che tornare a fare la bibliotecaria sia il lavoro giusto per te, vai anche a un convegno per bibliotecari, insomma ti senti ormai una bibliotecaria, accantoni i tuoi progetti, i tuoi laboratori, anche se una vocina ti dice di non chiudere le porte al teatro, alle scuole di lasciarle in forse, di prendere tempo e farle aspettare.
E infatti oggi la notizia: la cooperativa non ha vinto l'appalto, pare che abbiano preferito affidare l'incarico a una cooperativa che non si occupa di biblioteche ma che è presieduta dal parente di non si sa chi del comune, insomma la solita storia. Per inciso non era sicuro che la mia cooperativa vincesse, anche se sono i più professionisti della zona, anche se è una cooperativa che si occupa solo di biblioteche, anche se ha dei prezzi competitivi che non fa pesare sui lavoratori.
E' andata così, né io né la cooperativa ce lo aspettavamo. 
Adesso devo riprendere in mano tutto, ho la fortuna di avere quest'anno molti laboratori più dell'anno scorso. Ma l'idea di dover lavorare su 6 scuole diverse non è che mi alletti molto, fra l'altro geograficamente parlando molto distanti fra loro.
Il destino ha scelto che io continuassi a fare l'educatrice teatrale, che lavori come un mulo da ottobre a maggio. Che da giugno a settembre faccia vacanza senza percepire nessuno stipendio. Che dalle 16.30 sia quasi sempre libera di stare con lo gnomo, anche se fino alle 16.30 mi tocca di vagare come una trottola nella provincia bergamasca o di stare a casa a scrivere copioni, a preparare lezioni, a scegliere musiche per 10 classi diverse dalla scuola dell'infanzia alla secondaria. Divertente direte voi, anch'io lo dico ma anche molto molto stancante... Ora sono in premestruo e non sono proprio ottimista...
Ha i suoi vantaggi ma anche degli svantaggi, vedremo come andrà quest'anno.
In bocca al lupo a me 

8 ottobre 2009

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

Che adesso sia chiaro a lui e a tutta la sua corte di nani e ballerine...

Poi vorrei citare anche la Bindi dopo l'offesa maschilista, sessista, arrogante ecc... che le ha rivolto il presidente cialtrone:

Sono tempi duri per noi donne...

7 ottobre 2009

esperienza e siti amici sui pannolini lavabili e l'Ec

Questo post è da un po' che devo scriverlo, e prima che mi dimentichi tutto è meglio fissare qui quello che è stato.
Credo che sia importante condividere certe esperienze, perchè magari qualche futura mamma che passa dal mio blog potrà trovarlo utile e magari fare una scelta più consapevole per l'ambiente e per il suo bambino.
Da prima che nascesse lo gnomo ci siamo informati tantissimo sull'argomento, ci siamo fatti prestare pannolini lavabili usati, abbiamo fatto una piccola "formazione" da una socia del nostro GAS su come usarli, che marche acquistare ecc... ed è stata molto brava e paziente.
Prima che nascesse lo gnomo non abbiamo acquistato niente, anzi un pacco solo uno di usa e getta ecologici i Moltex.
 In realtà il primo mese ho preferito usare gli usa e getta perchè non avevo voglia di fare troppe lavatrici e impelagarmi in una cosa che pensavo essere impegnativa.
Abbiamo provato i lavabili che ci avevano prestato marca Lottis probabilmente in quanto usati, erano pessimi, duri, ruvidi  e soprattutto lasciavano lo gnomo tutto bagnato.
Poi tramite la mia erborista ho comprato un pacco prova di Popolini quelli misura unica per risparmiare, che hanno i bottoncini di varie misure e quindi li puoi usare dai primi mesi fino ai 2 anni o più, dipende dalla pancia del bimbo.
Quando abbiamo iniziato ad usarli sono stati una rivelazione, ottima tenuta, non usciva fuori niente, lo gnomo rimaneva asciutto e dopo lavati non ci mettevano molto ad asciugarsi sui termosifoni. La notte usavamo gli usa e getta NATURAE della Wip acquistati tramite il nostro GAS, di gran lunga migliori dei Moltex per noi, e se non ricordo male anche più ecologici in quanto a biodegradabilità. 
Quindi siamo andati via dritti con i popolini e wip fino a che lo gnomo non è andato al nido, lì usavano gli usa e getta e tornando a casa lo gnomo un po' metteva i lavabili, un po' si arrabbiava e non voleva metterli perchè troppo impacciosi o non so per quale altro motivo, di fatto li ha usati sempre meno, verso i 15 mesi non li ha più voluti forse gli stringevano la pancia non so.
Intanto avevo iniziato a leggere sull'EC (Elimination comunication: cioè tenere il neonato senza pannolino) attraverso il forum Promiseland e anche di Consapevolmente
diciamo che il metodo non mi convinceva molto mi sembrava un po' forzato e impegnativo per il bambino. Comunque abbiamo provato qualcosa di simile gli facevamo fare la cacca nel vasino quando capivamo che doveva farla e riuscivamo quasi sempre a beccarla, con l'inizio del nido un po' più complicato perchè spesso la faceva lì.
Dai 18 mesi, che è coinciso con maggio,  lo gnomo ha iniziato a dirmi che aveva fatto la cacca quindi ho pensato che se riusciva a dirmelo forse potevamo iniziare un graduale spannolinamento. E' così è stato... lui è stato bravo, io molto paziente.
Ho iniziato a tenerlo senza pannolino dapprima solo in casa, poi anche al parco.
A luglio al mare sempre senza, eccetto che la notte e da inizio settembre anche la notte. 
In questi mesi ci sono state 2 regressioni una di cui ho già scritto, però adesso sembra proprio fatta, magari capiteranno delle altre regressioni ma non ha importanza bisogna essere pazienti e non arrabbiarsi mai altrimenti si peggiorano le cose (mi è capitato).
Il  Manuale di sopravvivenza per genitori ecologici o aspiranti tali da cui sono partite tutte le nostre ricerche lo trovate nel sito di Mondo BimbAllegri.
Molto utile lo consiglio a chi ci sta pensando o a chi vorrebbe solo informarsi sull'argomento.
Un grazie a Simona che mi ha fatto venire in mente di scrivere questo post 

6 ottobre 2009

COSA ABBIAMO FATTO IN QUESTE GIORNATE D'AUTUNNO E DI FEBBRE

Lo gnomo da giovedì fino a ieri è stato a casa dal nido causa raffreddore, tosse e un po' di febbre.
Voglio raccontarvi cosa abbiamo fatto in queste giornate grigie e casalinghe.
E' bello stare insieme al proprio bambino senza avere altro da fare e potergli dedicare tutto il tempo di cui ha bisogno.
Abbiamo fatto un po' di manipolazioni con la pasta di sale ma di questo non ho fatto nessuna foto, peccato, fa troppo ridere vuole manipolare ma poi mi dice: mamma lava, lava, maine pocche, lavate e poi di nuovo in pasta, che ridere!!!
Poi abbiamo costruito un salvadanaio di carta, l'idea c'è venu
ta perchè allo gnomo piace raccogliere le monetine che trova in giro per casa e allora 
un bel salvadanaio a forma di pulcino, con il becco mangia monetine.



























Abbiamo giocato con le Carte tematiche dei mezzi di trasporto gentilmente offerte da mammafelice .




























Poi abbiamo cucinato tanti piatti con la zucca, compresa la torta che lo gnomo ha apprezzato molto, ma anche la zucca come oggetto lo ha incuriosito, forse la forma , la consistenza dura, boh.



Sabato con il babbo invece ha fatto il budino e anche il pane in casa, anche se ha un po' paura della macchina del pane per via del rumore...


E ieri invece abbiamo costruito la cassetta degli attrezzi di 
Manny tuttofare rubata dal sito di HomeMadeMamma,
veramente veramente bella.


Insomma non ci siamo fatti mancare niente domenica siamo anche andati ad una festa di paese:  è salito su un trattore vero, ha fatto ben 4 giri di giostra e alla pesca ha anche vinto una scimmia pupazzo inguardabile, ma lui era troppo felice.

Anche se a novembre ricomincio a lavorare quasi a tempo pieno, mi devo ricordare di prendermi un po' di tempo da dedicare totalmente a noi, facendo delle cose diverse dal leggere i libretti e giocare con le costruzioni o andare al parco.
sicuramente il tempo ci darà una mano.
Buon autunno a tutti...


2 ottobre 2009

Vivere con felice lentezza ovvero decrescita


Da un po' di giorni rimugino su questo post, vediamo se riesco a mettere in fila i pensieri, le idee, i desideri e gli umori su questo argomento a me molto caro.
L'occasione per questo post mi viene data da Simona con un suo post su FA LA COSA GIUSTA.
Sogno una vita lontana dalla città, sogno una vita in campagna. Vorrei che mio marito lavorasse di meno, io già lavoro meno, meno di così sarei disoccupata.
Vorrei un orto per autoprodurre le verdure di stagione e biologiche.
Quello che già facciamo come famiglia in direzione di questa decrescita e fare lo yuogurt in casa, fare le torte in casa, fare il pane in casa, fare le marmellate, facciamo parte di un gas, andiamo in giro in bici ed usiamo la macchina solo per lunghi tragitti, cerchiamo di non comprare il superfluo, quando è nato lo gnomo ci siamo fatti prestare quasi tutto e abbiamo risparmiato veramente tanto, abbiamo usato i pannolini lavabili, l'ho allattato fino a 13 mesi.
Non compriamo mai niente di pronto:sughi, quattro salti in padella ecc..., insalate già lavate ecc... Non usiamo piatti di plastica, nè bicchieri.
Mio marito è soddisfatto del nostro stile i vita, qualche amico pensa che siamo un po' estremisti, qualcun altro degli originali, qualcun altro pensa che siamo solo strani. Molti altri sono entrati nei gas e stanno cambiando molte abitudini.
Io vorrei andare oltre, vorrei che mio figli vivesse vicino a tanto verde, vorrei che facesse la casa sull'albero, che vedesse dal vivo gli animali e non su i libri o in televisione. io sono cresciuta in un piccolo paese in sicilia e la mia infanzia la ricordo positivamente, giocavamo tanto all'aperto, facevamo tante esperienze in mezzo alla natura.
Mio marito dice che sentiremmo la mancanza della città, del cinema, del teatro, delle comodità della città, che ci sentiremo soffocati in un piccolo paese, che non avremmo il tempo di curare un orto.
Fa niente che lui lavora a Milano ma noi viviamo a Bergamo, e che al cinema ormai ci andiamo 1 volta la mese e a teatro ancor meno.
Lui obietta che la pianura lombarda è ancor peggio che la città, forse è vero, ma una via di mezzo tra Milano, tra Bergamo e la pianura padana ci sarà non sarà tutta grigia la lombardia!
Insomma sogno una vita semplice, lontana dalla città, sogna una vita campagnola e felice... e vorrei condividere con mio marito questo sogno...
chissà che non legga il post e si converta

1 ottobre 2009

Giveaway Giocattoli Creativi di Mammafelice

Gioco anch'io al Giveaway di Mammafelice
i giochi messi in palio da Erika di Giocattoli Creativi sono splendidi e la casina impilabile per lo gnomo devo  proprio vincerla altrimenti la compreremo per santa Lucia.
Per partecipare cliccare qui
Grazie a mammafelice e dato che è la prima volta speriamo di aver fatto giusto....