27 dicembre 2009

GNOMO SUPER STAR

Le feste di natale con i parenti (non i miei, quelli di mio marito) sono finite.
Sono piacevoli eh, niente da dire, sono istruiti, sono canterini... ma che palle...
non ne potevo più.
L'anno prossimo con i miei parenti, che non saranno eruditi come quelli di mio marito, borghesi ecc... hanno mille difetti anche loro, però sono i miei e sono abituata a sopportarli.

Il 25 e il 26 sono state le giornate dello gnomo day: tutto un esultare, un guardare, ammirare, riempire di complimenti lo gnomo.
Come è sveglio, beh certo va' al nido (ovvio non è merito della madre se è sveglio)
Come è bello, con quegli occhi azzurri, ah ma nessuno nella nostra famiglia a gli occhi azzurri saranno sicuramente di XXX (la nonna paterna) ((ovviamente non assomiglia a me, anch'io ho gli occhi azzurri, ma sai la nonna paterna ci ha mezzo più DNA, del mio))
Come parla bene, sembra proprio un XXX (cognome di mio marito) ((a questo punto è iniziata tutta una manfrina sul loro cognome di quanto, sono intelligenti ecc... - due palle insomma-)) per inciso noi volevamo mettere il doppio cognome e quando sarà possibile lo faremo.
Ah, è legatissimo a te XXX (mio suocero) ((mio figlio è davvero molto legato, ma perchè il nonno gli fa fare tutto quello che vuole, lo prende sempre in braccio, e lo esibisce a tutti come un trofeo, una coppa ecc...))
L'ultima scena il 26, tutto il pranzo lo gnomo non ha voluto mangiare, in genere è un buon gustaio, qul giorno avevo avuto problemi intestinali, quindi non l'ho obbligato e ho detto a tutti di non forzarlo a magiare e di non dargli cose strane.
Ok ci hanno provato tutto il pranzo a imbottirlo, mio suocero gli ha dato il kiwi, che allo gnomo fa male, io indulgente gli ho detto ok mezzo kiwi, lui ovviamente gliene ha dato uno intero più un altro pezzo.
E per completare tutto una zia, voleva dargli una fetta di panettone che aveva aperto apposta per lui. Ok non ha mangiato primo, secondo solo un po' di frutta, ma il panettone non mi rifiuto.
Mi sono incazzata non gliel'ho fatto mangiare e ce ne siamo andati.

Spiegatemi perchè la gente sente il bisogno di dare da mangiare ai bambini, da quando è nato tutti provano a dargli qualcosa da mangiare, e lo gnomo è bello in carne. E quando mangia tutti a dire è prorpio un piacere vederlo manigare. Ho capito non c'è bisogno di riempirlo come un suino. Da quando ha un anno mangia quasi di tutto, è un buongustaio e quindi mangia quello che mangiamo noi, ma niente di troppo elaborato o pesante, fritti ecc... cerco di variare, e dargli di tutto, non è perchè lui ama la pasta allora io gli faccio tutti i giorni pasta.
Non so se mi spiego
Lo gnomo intanto ancora oggi ha problemi intestinali ma tanto non lo vede nessuno quindi ai parenti non gliene frega, l'importante e dargli qualcosa da mangiare e godere nel vederlo mangiare.

Tutto questo mi ha fatto litigare per tre giorni con mio marito... oggi ci siamo riappacificati, fino al prossimo pranzo familiare...

Certo volte sogno di vivere lontano da tutti, cos

21 dicembre 2009

STORIE SOTTO L'ALBERO

QUANDO NEVICA
Quando nevica piano piano,
il Natale non è più lontano.
Allora va il vecchio Babbo Natale
Col suo sacco di casa in casolare.
Quando nevica piano piano,
il Natale non è più lontano.
E vedi cose belle dovunque tu vada.
Quando nevica piano piano, 
il Natale non è più lontano.
E si sente un odore eccezionale 
di mele e marzapane.


Come al solito con estremo ritardo eccomi a scrivere un post che sarebbe stato più utile almeno una settimana fa.
In queste settimane prenatalizie ho fatto delle narrazioni sul natale dal titolo STORIE SOTTO L'ALBERO, favole, storie poesie intorno al natale.
La narrazione è indicata per bambini di 4 anni in su ma come al solito questi libri li ho letti anche allo gnomo che di anni ne ha 2, basta saltare le cose più difficili soffermarsi sulle immagini, ed anche il mio piccolo ha avuto le sue storie di natale. Questo è il nostro modo per entrare nell'atmosfera natalizia, qualche libro e qualche filastrocca.



Chi sono questi uomini rossi la cui unica occupazione è raccogliere la legna? Cos'hanno da temere dal misterioso Piccolo Natale? Perché lo supplicano di non farli ammalare una certa notte di fine dicembre? Un libro per raccontare come è nata la leggenda di Babbo Natale. Età di lettura: da 6 anni. Allo gnomo ho solo fatto vedere le illustrazioni e ho raccontato la storia, di questi simpatici uomini rossi e di Natale Piccolo...

C'era una volta un Piccolo Babbo Natale che aveva un grande sogno: volare nel cielo con la sua piccola slitta e portare i regali ai bambini. Ogni anno costruiva giocattoli bellissimi, ma poi, quando gli altri partivano, si ritrovava tutto solo con i suoi inutili pacchetti. Il Piccolo Babbo Natale aveva il cuore pieno di tristezza, quando una notte udì un lamento nel bosco... Libro di grande formato per condividere insieme, grandi e piccini, il piacere della lettura. Età di lettura: da 2 anni. Questo è il mio preferito ed anche dello gnomo. Perchè anche i piccoli sono importanti come i grandi...

Una storia dolce e romantica, dedicata alla neve e alla sua magia, all'inverno che annuncia già il Natale, con deliziose immagini. Età di lettura: a partire da 4 anni. "La neve non ascolta nè la radio nè la televisione, sa che nevica, nevica, nevica..."

BUONE FESTE e tanta neve A TUTTI...

20 dicembre 2009

"MAMMA TI VOGLIO BENE IO"

Dopo una giornata difficile, impegnativa in cui io e lo gnomo ci siamo sopportati poco. Avete presente quelle giornate in cui vostro figlio non vi molla un secondo, vuole stare in braccio, non vi lascia far niente, in più non dorme neanche mezz'ora per sbaglio, vuole essere aiutato a far tutto, non ti mola neanche mentre fai la pipì e voi siete sole perchè il babbo ovviamente lavora anche di sabato e prima di notte fonda non torna. Insomma non so se avete presente ma ogni tanto a me capita (per inciso a dicembre spesso) e a fine sera non vedo l'ora che lo gnomo s'addormenti e io riesca a stare un po' sola senza di lui, perchè non ci sto più dentro, voglio riposarmi, leggere un libro per adulti, guardare un film e non un cartone, parlare con una amica insomma cose da adulti.
Ecco ieri sera giunta ormai al colmo delle stremo mio figlio mi abbraccia e mi dice "Mamma ti voglio bene io", e si addormenta immediatamente. 
Ma ci rendiamo conto a soli 2 anni ha fatto sua una frase che avrà sentito dire a me giorni fa, insomma non di recente, e l'ha lanciata lì proprio al momento giusto per farmi dimenticare tutta la giornata difficile, per ricordarmi che anche se un po' rompino è proprio un tesoro il mio gnomo.
Insomma i bambini ci stupiscono sempre... in bene ovviamente. 
Non so in che libro avevo letto che i bambini non sono vendicativi e perdonano sempre i genitori, infatti anche se io mi ero arrabbiata con lui durante la giornata lui non ce l'aveva con me, anzi...
forse è scritto in un libro di Gonzales, non ricordo quale.
Comunque abbiamo solo che da imparare dai bambini, io di sicuro...


16 dicembre 2009

NARRAZIONE AL NIDO dello gnomo

Questo post mi ero dimenticata di pubblicarlo, era in bozza. Ma anche se è passato un mese credo valga la pena pubblicarlo, per lasciare memoria della bellissima giornata che ho trascorso al nido dello gnomo.
Nella giornata mondiale dei diritti dei bambini, nella nostra città viene organizzata l'ora delle storie, 1 ora in cui tutti i nidi, le scuole dell'infanzia e le biblioteche si dedicano alla lettura ad alta voce, come già detto in altri post all'interno del progetto Nati per leggere.
Quindi  sono stata al nido dello gnomo a fare una lettura ai bimbi. Ho letto a 4 gruppetti di 4/5 bambini dai 15 mesi fino ai grandi di quasi 3 anni.
E' stato veramente bello. E' stata la prima volta che leggevo a dei bimbi così piccoli a parte lo gnomo ovviamente. La lettura sulla cacca che faccio per i più piccoli va' dai 2 ai 5 anni, e i bimbi di due anni sono veramente pochi di solito.
Il gruppo dei piccolissimi ha avuto un approccio un po' impaurito ma poi sono stati con le orecchie e gli occhi spalancati ad ascoltare. 
Mi da sempre molta soddisfazione fare le narrazioni, ma nel nido dello gnomo ero un po' impaurita lo ammetto, un po' perchè non era in biblioteca, un po' perchè i bambini erano veramente piccoli, ma devo dire che il risultato è stato superiore alle aspettative. 
I bambini erano molto interessati, i più grandi intervenivano, indicavano. E i più piccoli si lasciavano cullare dalla lettura e rimanevano affascinati dalle illustrazioni.
io sono una sostenitrice delle illustrazioni, quando faccio le narrazioni faccio sempre anche vedere le illustrazioni dei libri, perchè per i bambini i libri sono fatti di parole ma anche di disegni. Credo sia andata bene anche per le educatrici che mi hanno chiesto di tornare a farne un'altra prima della fine del nido. Esperimento riuscito...

Vi cito solo 3 dei libri che ho letto, forse i più significativi, forse quelli che ho scelto io e non che mi hanno consigliato le educatrici, che erano troppo didattici, didascalici e diciamolo anche un po' noiosi:


Lupo, lupo ma ci sei? di Giusy Quarenghi e Giulia Orecchia - Giunti Kids
Questo libro non può mancare nelle nostre librerie. E' un libro con le finestre, dove quello che sembra non è quello che è. Fino all'ultima finestra ci si aspetta un lupo che forse non c'è...
Ai bambini piace stupirsi, ma allo stesso tempo essere rassicurati da cose che si conoscono, in più la rima fa il suo effetto cantilena che diverte. Insomma un libro veramente bello. 


Cacca pupù, Stephanie Blake - Babalibri
Il coniglietto che sapeva rispondere a tutti solo Caccapupù, ma quando finisce nella pancia del lupo e poi grazie all'aiuto dl dottore ne esce, esprimerà fiero la sua identità "io sono Simone"... (anche il mio gnomo è nella fase dell'affermazione della propria identità, e dice di continuo Io sono Gioanni...)
Belle le illustrazioni e la ripetività della parola caccapupù fa sorridere i bambini.

Aspetto un fratellino di Vilcoq Marianne - Babalibri
Un bel libro sull'arrivo di un fratellino. All'inizio Camilla non è molto contenta di sapere che arriverà un fratellino, ma l'attesa la porteranno a non vedere l'ora che nasca. Divertente, semplice e d efficace anche grazie alle illustrazioni in ogni pagina la pancia della mamma diventa più grande e il feto all'interno si trasforma in un bambino. Lo consiglio a chi aspetta il secondo figlio.

Come scrivevo in un commento a un bellissimo post di Claudia la letteratura per l'infanzia è una continua fucina creativa e ogni anno vengono pubblicati tantissimi libri, alcuni bruttini, ma altri veramente belli e leggere ai bambini i classici come i Grimm è veramente un peccato, facciamo un giro per librerie e biblioteche ragazzi e scopriamo un patrimonio librario molto affascinante e moderno.

13 dicembre 2009

ALBERO DI NATALE ECOLOGICO

Bologna è sempre avanti! lo dicevo io che dovevo rimanerci a vivere  e convincere il babbo a trasferirsi lui a BO e non io a MI, che fa tanta tristezza...
Comunque avete sentito dell'albero di natale che il comune di Bologna ha installato in piazza nettuno per tutti i cittadini e i turisti? 
E' un albero a impatto zero, è interamente addobbato con lattine e altro materiale di riciclo ed è il primo albero di natale alimentato a bicicletta, le lucine infatti si accendono grazie alle pedalate di 12 biciclette di cui 4 a grandezza bambino e a pedalare sono i passanti, chi a voglia di farlo, e pedalando l'albero s'illumina.
E' proprio una genialata ambientalista.
Non ho trovato in internet manco una foto decente, quindi chiederò aiuto agli amici bolognesi tramite facebook e prossimamente aggiungo...
buon albero a tutti...

12 dicembre 2009

Sulla nanna dei bambini piccoli

"Che la tenerezza ti ricopra, tu, l'altro, come un manto." Il Corano



Negli ultimi giorni mi sono imbattuta spesso in post sulla nanna dei bambini, le difficoltà, i trucchi, i libri da leggere, le notti in bianco. Insomma il sonno dei nostri bimbi è un tema fondamentale per noi mamme.
 Quindi mi va' di fare qualche considerazione sull'argomento per la mia esperienza. 
Il mio gnomo da che è nato raramente si è addormentato da solo, quando lo allattavo si addormentava solo al seno ecc... si svegliava più volte durante la notte per tettare, ancora oggi che ha 2 anni lo addormento io nel lettone con me vicino mentre gli canto qualche ninna nanna e gli leggo qualche libro, poi lo spostiamo nel lettino in camera sua, ma se si risveglia durante la notte lo lasciamo dormire con noi nel lettone.
Tutte queste cose ad alcune mamme potrebbero apparire una catastrofe. Non a me. Perchè? Perchè quando era piccolino e tettava durante la notte lo tenevo a dormire vicino a me e il più delle volte manco m'accorgevo anche perchè ciucciavo e dormiva, e quindi dormivo anch'io, immaginare di alzarmi prenderlo dal suo lettino dargli il seno rimetterlo giù e via così, sarei diventata matta, quindi perchè stressarmi? L'unico problema era la gente, perchè tutti a dire, ha il vizio del seno, se si abitua a dormire nel lettone non ve lo togliete più... insomma frasi che conosciamo tutti. 
Adesso dorme tutta notte nel suo lettino, l'unica cosa che non rispetta le regole della morale comune è che lo addormento io, ma che mi importa, a me importa che lui dorma sereno a un orario decente e fargli le coccole prima di dormire fa piacere prima di tutto a me, e averlo vicino quando si sveglia di notte perchè magari è ammalato o altro mi piace tantissimo. 
A queste convinzioni ci sono arrivata prima che lo gnomo nascesse, leggendo i libri sentendo le storie di amiche ecc...
Ho letto Estivil, e devo dire che mi ha inquietato, alcuni nostri amici l'hanno applicato, non è il modo in cui voglio educare mio figlio. 
Ho letto anche quello di Tracy Hogg, Il linguaggio segreto dei bambini, condivisibile in alcuni punti, meno in altri. 
I libri che tengo sul comodino sono altri, sono libri dalla parte dei bambini...

Bésame mucho


 e 


Facciamo la nanna


Vi consiglio di leggerli, meritano...

Una conoscente un giorno mi disse: goditelo finchè è piccolo poi quando sarà adolescente manco ti guarderà in faccia... 
Ha ragione e io il mio gnomo me lo voglio coccolare tutto e di farlo strillare da solo nel suo lettino non ci penso proprio... dormire è una bella cosa, piacevole, non voglio che la viva come un obbligo.





10 dicembre 2009

ANCORA QUALCHE LIBRO E QUALCHE BURATTINO

Ve lo dicevo che questo è periodo di letture e accanto alle letture faccio anche dei laboratori.
Una delle ultime narrazioni per bambini della scuola primaria, sempre con il KAMISHIBAI, che è ormai diventato mio compagno di letture, è stata IL MOSTRO SPAZZATURA, che così fa un po' paura ma invece fa molto ridere, è una narrazione sul riciclo, sullo smaltimento rifiuti ma in chiave ironica, infatti è tratta dai libri di Staino che vedono come protagonista questo moderno eroe dell'ambiente Pecciolo, i titoli sono 

Pecciolo, contro Talquale, il mostro spazzatura 


Pecciolo e Talquale e una bandiera per l'ambiente

Sono entrambe delle favole sull'ecologia educativa e divertente. Il primo libro nasce dall'esperienza del comune di Peccioli, paese tra Pisa e Volterra, dove ha sede un moderno impianto di smaltimento rifiuti all'avanguardia dal punto di vista ambientale. il secondo libro anch'esso prende spunto da una realtà vera infatti La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano, è destinato alle piccole località 

che si distinguono per un'offerta di eccellenza e un'accoglienza di qualità. 


Al termine della lettura ogni bambino ha costruito un burattino calz

ino, con un calzino portato da casa, da riciclo. Al calzino i bambini hanno applicato capelli, occhi, nasi, lingue e quant'altro la fantasia li ispirava.

 Con tutti i calzini spaiati che ci ritroviamo in casa questo è un modo divertente per riciclarli.


5 dicembre 2009



In genere non partecipo ai blog candy ma a quello di Rita non potevo esimermi.
C'è anche un indovinello e ovviamente io non avrei mai potuto indovinarlo, meno male che c'è arrivato prima qualcun altro.

Tanti auguri a Rita e in bocca al lupo a tutte.

2 dicembre 2009

FIABE DAL MONDO e burattino a dito



Come raccontavo nei post scorsi, questo per me è un periodo molto intenso di narrazioni nelle biblioteche. Vi voglio raccontare la narrazione che ho fatto ieri mattina.
Io abito a Bergamo e la biblioteca in cui ho fatto la lettura era in un posto lontanissimo, sul lago di Iseo ma dalla parte di Brescia, quindi quasi un'ora e mezza di macchina in posti in cui non ero mai stata, ho fatto delle gallerie lunghissime, anche un po' angoscianti e poi quando ho visto finalmente  l'indicazione del paese in cui dovevo arrivare, e sembra
va ormai fatta, mi sono imbattuta in una quarto d'ora di curve e tornanti, al di là del fatto che sono una schiappa nel guidare ce l'ho fatta e devo dire che il paesaggio era veramente spettacolare, molto ma molto suggestivo.

immagine reperita dal sito il reporter raccontare oltre il confine

Arrivo quindi in questo minuscolo paesino dove sembra che le macchine non esistano 
dove si respira un'aria veramente pulita e sana. 
L'unico neo non ho trovato neanche un bar in cui fare colazione, uff!!! 
avevo proprio bisogno di un caffè e di un cornetto.
Comunque arrivo in questa piccola biblioteca, mi aspettano dei bambini molto 
vispi e interessati.
Faccio la mia narrazione con l'ausilio del KAMISHIBAI che avevo scoperto 
grazie a un post di Claudia della Casa nella Prateria.

Mentre racconto le storie che arrivano da altre culture faccio vedere ai bambini 
i disegni di queste sotrie attraverso il KAMISHIBAI,i bambini rimangono rapiti e affascinati.

Per la narrazione ho usato una storia cinese esattamente La cenerentola cinese, 
forse addirittura la prima cenerentola esistita nei racconti.
Poi siamo passati in Africa esattamente in Nigeria con una storia ambientata 
nel mondo animale LA TARTARUGA INGRATA, devo dire che la durezza e la crudeltà 
della tartaruga ha colpito molto i bambini, qualcuno ha manifestato anche paura.
La terza storia arrivava dal Perù, Il SALE E LO ZUCCHERO, una storia molto interessante 
perchè la protagonista è una bambina, una femmina ed è lei che affronta le avventure 
che di solito nelle storie europee sono affrontate sempre dai maschi. 
Questo l'hanno notato anche i bambini.
L'ultima storia invece è una storia molto divertente dell'Albania 
LA VECCHIA CHE INGANNO' LA MORTE, molto sagace e ironica. 
La narrazione si è quindi conclusa con un po' di risate. 
Ma l'incontro non è finito, alla narrazione è seguito il laboratorio
di costruzione di un burattino multiculturale. 
In Perù i bambini giocano con dei burattini da dita di lana,
molto belli che vendono anche in italia attraverso il circuito del commercio equo,
non potevo chiedere ai bambini di mettersi a cucire così ho fatto costruire dei burattini da dita
in carotncino che raffiguravano degli animali.


Ne avevo preparato egli esempi a casa che hanno
hanno subito affascinato anche lo gnomo e quindi un paio sono finiti tra i suoi burattini.

Quando faccio queste narrazioni e mi capita d'incontrare gruppi di bambini così interessati e coinvolti, 
con tanta voglia di sentire le storie, di fare domande mi sembra proprio 
che il mio lavoro serva a qualcosa.
Mi rendo conto che i bambini aspettano soltanto che qualcuno legga per loro e 
se è un adulto a farlo ciò li in voglia a diventare lettori loro stessi...
non smettiamo di leggere ai nostri bambini


26 novembre 2009

RICETTA DEL DIDO'


Mia suocera è stata una maestra delle materne, e di bimbi e modi per far giocare i bimbi se ne intende. Da quando il piccoletto passa quasi tutti i pomeriggi a casa dei nonni, mia suocera per tenerlo occupato gli ripropone quante più attività possibili, una di questa è il DIDO'. Molto carinamente ne ha regalato un barattolone, corredato di formine anche a noi. Così da più di una settimana in casa nostra si gioca tutti i giorni almeno mezz'oretta con il DIDO', anche fosse prima di andare a letto. 
Non avrei mai immaginato che lo gnomo si impegnasse e si appassionasse così tanto. l trucco è che il DiDo diventa quello che lui vuole, pane, pasta, piatto, cucchiaio, macchina, lumachina, aereo, ha fatto anche la mamma, il babbo e anche se stesso. Insomma ha il potere di trasformarsi in ciò che lui vuole senza restrizioni di nessun tipo e quindi via alla manipolazione.
 E' un bel modo creativo, ecologico di far passare il tempo ai bambini, anche lo gnomo per quanto agitato, movimentato, attivo riesce a passarci anche 2 ore, quindi ve lo consiglio davvero.
Vi giro la ricetta ereditata dalla nonna maestra.

Il DIDO' naturale 

- 50gr (1/2 tazza da tè) di sale fino (possibilmente frullato per renderlo
più fino possibile)
- 100 gr (1 tazza) di farina 00
- 5 gr (1 cucchiaino raso) di cremor tartaro (in farmacia o erboristeria)
- 1 dl (3/4 di tazza) di acqua
- 1 cucchiaino di olio di semi o d'oliva
- Qualche goccia di colorante alimentare (si può usare, per il giallo, una bustina di zafferano)

Versare tutti gli ingredienti in un pentolino antiaderente e
mescolare bene con una frusta.
Porre su fuoco bassissimo e mescolare continuamente con un cucchiaio di legno. Quando si formano dei grumi togliere dal fuoco e mescolare energicamente.
Versare il composto su un ripiano e coprire con una ciotola. Lasciare intiepidire per qualche minuto, quindi lavorare con le mani. Conservare in contenitori ermetici.

24 novembre 2009

BUON COMPLEANNO GNOMO in ritardo...


Sono in ritardo, questo post l'avrei dovuto scrivere ieri, ma la febbre a 39 mi ha tenuta a letto, quindi adesso con un po' meno febbre scrivo il post di buon compleanno.
Ieri il piccoletto ha compiuto 2 anni!!! I festeggiamenti sono iniziati domenica e lui si è dimostrato una vera star, ha accolto auguri, sorrisi e regali con estrema gentilezza e sincero ringraziamento e dal canto suo ha elargito saluti, sorrisi, grazie e in più ha allietato tutti con concerti di 20 secondi ciascuno con la nuova chitarra che gli ha regalato la nonna arrivata apposta dalla sicilia per il suo compleanno. I concerti duravano sì 20 secondi ma ne avrà fatti almeno 30. L'obiettivo più che suonare era raccogliere gli applausi con plateale inchino in cui anche la testa toccava terra. La cosa ancor più buffa è stata che la chitarra la suonava rigorosamente seduto s una sediolina che lui stesso posizionava al centro della sala ben visibile da tutti. E' già un artista: musicista, attore, comunque un piccolo egocentrico, malgrado io e il babbo sognassimo per lui un futuro da idraulico. 
Il compimento dei 2 anni ha coinciso anche con un inasprimento notevole dei suoi NO. Ogni cosa è un NO, oltre a No dice anche MAMMAAAAAA, ovviamente gridando, ha continuamente paura che io lo abbandoni. Boh!
Speriamo gli passi sta mammite acuta!!!
Grazie gnomo di essere arrivato nella mia vita, grazie di essere così coccolone, di essere simpatico e sveglio, deciso (forse troppo) anche se il tempo limerà questa tua spigolosità, bello,  ma quale figlio non lo è, intelligente e intraprendente. Ti auguro tutto il meglio che la vita può darti, piccolo mio e la mamma ti sarà sempre vicina se lo vorrai.

11 novembre 2009

NATI PER LEGGERE

In questo periodo sono un po' latitante dal blog perchè questo è il mese di Nati per leggere qui a Bergamo e quindi (fortunatamente) sono presissima dalle letture che dovrò fare nelle biblioteche.

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Dopo questa premessa scusante, volevo condividere con voi il progetto di Nati per leggere, già in altre occasioni ne ho parlato e molte di voi già lo conoscono ma per chi non lo conoscesse vi do' qualche dritta.
Nati per leggere è un progetto a rilevanza nazionale che coinvolge genitori, pediatri, biblioteche e ovviamente i bambini dai 0 ai 6 anni.
Il progetto infatti si prefigge di promuovere la lettura nei bambini dai 6 mesi ai 6 anni.
cito testualmente la spiegazione del progetto dal sito di Nati per leggere: 

Amare la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia. Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Questo è il cuore di Nati per Leggere. Dal 1999, il progetto ha l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.

Recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino e genitori), che cognitivo (si sviluppa meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura); per di più si consolida nel bambino l'abitudine a leggere che si protrae, poi, nelle età successive anche grazie all'imprinting precoce legato alla relazione.

Quindi leggiamo insieme ai nostri bambini, non ai nostri bambini. Leggiamo, raccontiamo le immagini, facciamo toccare i libri ai nostri bambini e impariamo a scegliere quelli più adatti a loro. La letteratura per l'infanzia e vasta e da' possibilità di scelte infinite, quindi andate in biblioteca e fatevi consigliare, in molte biblioteche italiane è attivo il progetto e quindi sarete guidati e consigliati al meglio.

La lettura ad alta voce è un gesto d'amore quindi: scegliete il libro con cura, meglio se cartonato, illustrato e anche per voi piacevole. Poi scegliete un posto comodo, lontano da sollecitazioni che disturbano (tv, ecc...) in cui voi e il vostro bambino potete accoccolarvi. Poi scegliete il momento, prima della nanna, nel pomeriggio al ritorno dal parco, dopo il bagno, voi lo sapete qual'è il momento giusto non c'è una regola. Adesso leggete insieme, indicate le figure, fate domande, e rispondete alle domande del vostro bimbo mentre leggete, rileggete se lui ve lo chiede. Sarà un momento unico e intimo che darà piacere a voi e al vostro bimbo.  

Se vi va' andate anche agli incontri di lettura che si organizzano nelle biblioteche sono dei bei momenti in cui genitori e bambini insieme ascoltano le storie (mi faccio anche pubblicità) lette da un professionista. 

Vi consiglio di visitare il sito di Nati per leggere e quello della vostra città per avere altre informazioni. Vi consiglio anche di leggere i benefici della lettura nella pagina del sito di Nati per leggere molti di questi benefici li riscontro anch'io sul mio gnomo.

Buona lettura a tutti...

5 novembre 2009

8 DOMANDE SU DI ME

Sibylle mi fa partecipare al gioco delle 8 domande  e io ne sono moltooooo onorata e provo a rispondere a tutte tutte.

1) 6 nomi di come ti chiamano, ammetto che ne conosco solo 4:
rosita
ro
mamma
rosuccia


2) 3 cose che indossi in questo momento:
Jeans
poncho
occhiali

3) 3 cose che hai fatto, sta notte, ieri e oggi
dormito con il mio piccolo gnomo
lavorato sulla nuova narrazione sul natale
pulita tutta casa

4) 2 cose che hai mangiato oggi 
caffè con biscotti
cornetto

5) 2 persone a cui hai telefonato oggi (in realtà ho fatto solo una telefonata)
mio papà
ma di sicuro chiamerò mio fratello

6) 2 cose che farai domani
andrò in aeroporto a prendere mio fratello, mia cognata e la mia nipotina
andrò a lavorare in biblioteca

7) 3 bibite preferite
acqua
bibicaffè (bevanda al caffè che vendono solo in calabria)
spremuta d'arancie

8) fai partecipare altre 5 persone


Grazie ancora sibylle e buone domande a tutte...


 

3 novembre 2009

di morale e altre cose

Non sono una che legge tanto i giornali, lo ammetto!!!
La mia unica fonte d'informazione è la pagina on-line di repubblica, di cui leggo i titoli e poi solo gli articoli che mi interessano, e ogni tanto stralci di telegiornale ma neanche troppo.
Ma del caso Marrazzo, ho letto tutti gli articoli, e devo dire che mi ha messo addosso un angoscia profonda.
Non perchè io sia una bacchettona che ci trova qualcosa di male se qualcuno va' a trans, anzi, proprio per niente. Per me i tran potrebbero pure sposarsi.
Quello che mi ha sconvolto è scoprire che un uomo può avere una vita parallela che non ci azzecca niente con quella ufficiale. Avere una moglie e una figlia e poi andare a trans a "pagamento" e in più fare uso di cocaina, no questo proprio non lo concepisco. Marrazzo si sarà anche rovinato la carriera la vita, ma non me ne frega niente, la cosa più grave che ha fatto è stato tradire la moglie e la figlia. Proprio stamattina leggo che anche la droga era sua, per uso personale. 
Ma si merita proprio tutto quello che gli è capitato.
Povera moglie e povera figlia, deve essere stato un colpo terribile, sapere che un uomo che appare irreprensibile di sinistra ecc... invece è tutt'altro.
Se Marrazzo non si sposava e non faceva una figlia, e stava con un trans e lo dichiarava pure avrebbe avuto tutta la mia stima. Ma andare a prostitute che in italia è illegale e fare pure uso di coca altra cosa illegale per questo deve prendersi le sue responsabilità.
Sono proprio arrabbiata, e non mi consola sapere chissà quanti altri politici come lui, proprio per niente, anzi mi fa incazzare il triplo. Non è difficile essere onesti... c'è troppo marcio in italia, nella politica. che tristezza...

1 novembre 2009

di nuovo bibliotecaria


Chi ha seguito le scorse puntate sa che da una settimana ho ricominciato a lavorare in biblioteca e a grande richiesta ecco il resoconto di questa nuovo inizio...
Come dire ne avevo voglia, mi piace lavorare in biblioteca, stare in mezzo ai libri, sentirne il profumo, ma la cosa bella di questa biblioteca è che si tratta di una biblioteca scolastica e quindi è piena zeppa di libri per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni e per chi ha imparato a conoscermi sa che è il mio mondo. 
Poi sono l'unica bibliotecaria e ciò implica che devo gestire tutto, fare gli acquisti, organizzare le attività, insomma è la mia casa. 
Sono gasatissima, è una biblioteca un po' sui generis nel senso che negli anni passati si sono organizzati corsi non strettamente legati alla lettura, cineforum per bambini, ma credo che un po' di elasticità non guasti. Ruberò idee dalle super mamme per consigli su laboratori interessanti da proporre, di sicuro il libro pop-up, ma accetto consigli... Soprattutto laboratori da proporre a ragazze da 12 a 15 anni che frequentano spesso la biblioteca ma non so bene cosa fargli fare.
Ovviamente farò incontri di narrazione con tutte le classi delle materne, già sperimentate, ma cosa nuova dovrò organizzare un torneo di lettura.
Insomma ci sarà da lavorare e non mi annoierò di certo.
Dimenticavo la realizzazione di una mostra sul giocattolo creativo, in cui io dovrò fare la guida e anche i laboratori e perciò farò una formazione apposta pagata dalla biblio.
Non vedo l'ora...

insomma l'unico neo riguarda lo gnomo: lo porto al nido il più tardi possibile alle 9.30 sta lì fino alle 16.30 e poi con i nonni fino alle 19 quando io rientro, questo 3 pomeriggi a settimana, un pomeriggio andrà il babbo a prenderlo, mentre l'unico pomeriggio che sono a casa lo vado a prendere all'1 così passiamo un po' di tempo insieme.
Sta settimana l'ho visto un po' provato e allora venerdì l'ho tenuto a casa approfittando che i nonni venissero a prenderlo prima, ma non potrà essere così sempre anche perchè a novembre al mattino avrò un po' di narrazioni in altre biblioteche e da gennaio inizio i laboratori teatrali che avevo deciso di tenere alle materne. 
Ogni tanto gli farò bigiare il nido così da poter stare un po' di più insieme, ma l'obiettivo e modificare l'orario della biblio, spostando un pomeriggio al sabato mattina spero di riuscirci anche se ora è troppo presto per avanzare richieste.
Lo gnomo ne sarà penalizzato ma spero che non soffra troppo, soprattutto sentendo che la sua mamma è soddisfatta  e speriamo di continuare ad esserlo.
buona settimana a tutte

28 ottobre 2009

Ora che sai parlare è la fine per me...

E' un post di celebrazione per lo gnomo, quindi chi non volesse saperne di post mielosi non legga.
Il mio ometto, parla, parla, parla alla grande.
Sto gongolando, si esprime come un bambino di 3 anni, (in realtà non so come deve esprimersi uno di 2 piuttosto che uno di 3, comunque a me sembra che parli troppo bene per la sua età) fa frasi intere, fa domande, fa commenti e novità di sti giorni addirittura esprime emozioni, sono esterrefatta. Lunedì vado a prenderlo al nido prima e a casa andiamo a fare il riposino insieme e lui tutto felice e sorridente mi dice: Io sono contento!!!! Ma io non gli avevo chiesto proprio niente, lo gnomo di sua spontanea volontà mi ha manifestato una sua emozione.
Stamattina in bagno lui sul vasino, io sulla tazza: Mamma tu lavoo? - Si Gio oggi vado a lavorare, viene a prenderti il babbo al nido - No, non voglio tu sta a casa! non andae a lavoo, sta con Vanni.
Mi ha fatto una tenerezza infinita, mi ha emozionato tantissimo sia parlare con lui come con un adulto, sia sentirgli dire ciò che prova.
Sono innamorata di questo gnomo... e mi dispiace passare sempre meno tempo con lui, speriamo non ne soffra troppo, e se così sarà, saprà dirmelo. Sta diventando proprio grande!!!

27 ottobre 2009

Blog da sbirciare...

Ringrazio le super mamme  beba e rita che mi hanno "nominata" come blog da sbirciare.
Io farò lo stesso con altri 10 blog che io amo sbirciare e che consiglio a tutti quelli che passeranno di qui.
Bisogna incollare il francobollo (che io non riesco ad incollare) e premiare altri 10 blog che vi piace sbirciare e nominare chi vi ha dato il premio... :)

[occhioblog.jpg] ce l'ho fatta!!!!!



irene non so se sarà contenta di questo premio








Alcuni blog li conoscete tutti altri forse no, ma questi sono i blog che più mi piace sbirciare quindi va a loro il mio premio...

22 ottobre 2009

Adesso anche lo gnomo ha il periodaccio

ok io sono stata tesa, avrò trasmesso nervosismo al mio piccolo, ma prorpio ora che devo ricominciare seriamente a lavorare lui cede.
Antefatto: Gio fino a lunedì andava la nido fino all'una, così io potevo lavoricchiare ai miei famosi progetti, buttati nel cesso.
Da martedì quando ho deciso che tornavo in biblioteca a lavorare o deciso di iniziare a portarlo fino alle 4 per farlo abituare (dicono le educatrici) perchè poi addirittura dovranno andare i nonni a prenderlo e questa settimana che quasi tutti i giorni posso andarlo a prendere io è meglio iniziare.
Ok martedì è andato tutto bene, l'educatrice contenta.
MErcoledì, cioè ieri, sembrava tutto bene.
Stamattina, pianti isterici, tragedie greche... non c'era verso di farlo entrare al nido, io aspettato che si calmasse, che ci passassero avanti tutti i bambini, chiedendogli ogni volta se voleva entrare dando la mano a tizio o a caio, dicendogli che dentor c'era la sua amata educatrice ad aspettarlo. Insomma niente: NO NON VOGLIO, NO ANDIAMO A CASA... perchè da un po' lui parla troppo bene, e quindi non posso più avere dubbi su quello che vuole. 
Io quasi mi mettevo a piangere pure io, e a quel punto si è pure fatto la pipì addosso ed è dovuto entrare per forza per cambiarsi. Quindi è entrato triste e pure umiliato... mi sento troppo in colpa. In più non posso andarlo a prendere io perchè devo andare in biblioteca per fare il passaggio di consegna dato che lunedì inizio.
Non riesco ha trovare una soluzione che faccia felice sia me che lui. Il babbo dice che si abituerà ma a me dispiace troppo vederlo così e sapere che soffre troppo. 
Forse potrei chiedere che almeno il lunedì dato che al pomeriggio non lavoro posso andarlo a prendere all'una.
Vedremo, vedremo una soluzione troveremo.
ma quant'è difficile essere mamma, lavoratrice, donna insieme e rimanere forti... 

20 ottobre 2009

SOPRAVVIVERE A UNA SETTIMANA COSì

E' stata una settimana tremenda e anche questa è cominciata male.
Sono molto stanca emotivamente, sembro forte ma in realtà la faccia tosta, il pelo sullo stomaco che ha la gente, l'egoismo di alcune persone mi destabilizzano sempre.
Non sa bene da che parte cominciare.
Premetto che la colpa è un po' anche mia, ma errori fatti in buona fede.
una scuola mi contatta per fare 2 laboratori: io do la mia disponibilità, scrivo i progetti, scelgo le letture da far fare, scrivo anche i copioni, cosa che in realtà di solito faccio cono i ragazzi, ma qui mi viene chiesto di farlo prima. Mi si dice che in realtà dovrei partecipare a un bando ma che di sicuro vincerò. Intanto salta fuori tutta quella storia delle biblioteche e allora io cerco un'attrice valida per eventualmente fare il mio lavoro per non lasciare nei guai la scuola. Poi sfuma la questione biblioteca e io informo l'attrice che non potrà farli al posto mio ma comunque di partecipare al bando che non si sa mai (qui sta l'errore non avrei dovuto dirglielo). Intanto in un'altra scuola mi cancellano 2 laboratori per mancanza di fondi e così i lavori diminuiscono notevolmente.
L'attrice partecipa al bando ma chiede una cifra inferiore alla mia, pur sapendo qual era il mio prezzo. Questa cosa manda in crisi la scuola, ricevo di continuo telefonata dalla prof che mi dici perchè cavolo ho coinvolto la tipa, che mi vuole fregare perchè ha chiesto meno di me, adesso loro sono in difficoltà. (nel bando non c'è scritto che vince chi chiede meno, c'è scritto che l'assegnazione è fatta ad insindacabile giudizio della commissione) il progetto l'ho scritto io, quindi dico all'insegnante che il criterio è che il mio progetto è più rispondente al bando. L'attrice in questione mi dice che se anche dovesse vincere lei rifiuterebbe perchè sa che ci ho già lavorato sopra, quindi spetta di diritto a me.
Non vi dico le paranoie di sti giorni, un po' penso che l'ha fatto apposta, un po' penso che invece non ci ha proprio pensato perchè credeva che la scuola scegliesse me a prescindere dai costi (anch'io lo pensavo, la differenza tra me e lei sul totale è di 100 euro).
Lunedì responso: hanno deciso di assegnare un laboratorio a me ed uno a lei, motivo? boh solo dopo la prof mi ha confessato che avevano paura che quell'attrice facesse riscorso, quindi l'hanno voluta tenere buona.
A me girano le palle in una maniera allucinate, e mi viene voglia di mandare tutti a quel paese. L'attrice mi chiama e mi dice che se a me non fa niente lei preferisce non rifiutare il laboratorio, io le dico che a me fa, ma che certo non posso obbligarla a rifiutare, quindi facesse quello che vuole, lei mi dice ma me l'hai detto tu di partecipare (lo so che sono io la scema), io le dico che non pensavo che chiedesse meno di me. Insomma tutto così: non vuole rifiutare. Dopo un'ora da questo casino mi chiama la cooperativa delle biblioteche e mi chiede se sono disponibile a lavorare da settimana prossima in una biblioteca che non è tanto vicina, non sono tante ore, ma poi se ci sarà la possibilità mi sposteranno più vicino.
Ovviamente lo leggo come un segno del destino ed accetto, decisa a mandare a quel paese tutti i laboratori e sto lavoro del cavolo, che mi farà stare di più con lo gnomo, che mi darà tanto tempo libero ma anche tante paranoie. Quindi accetto felice.
Chiamo la prof per dirle che rifiuto il laboratorio, lei s'incazza come una iena, mi insulta dicendo che sono infantile, poco professionale, che non si molla così all'ultimo minuto, che domani avrei dovuto iniziare (non si può fare un bando che scade il venerdì, il lunedì ti danno i risultati e il martedì devi iniziare? non mi sembra umano)
Mi dice che sono segnata che non lavorerò mai più con loro e con tutto il comune di bergamo (addirittura e chi è lei il sindaco, ma anche se fosse... manco avessi rubato... ho rifiutato un bando, non ho neanche firmato un contratto!)
Che secondo lei è una ripicca, che mi hanno fatto vincere questo progetto per farmi un favore (ma chi gliela chiesto? e poi il progetto l'ho scritto io, l'ho strutturato io a gratis fra l'altro)
Cerco di spiegarle che tra un lavoro da due mesi e uno di due anni preferisco l'ultimo, e lei si incazza ancora di più (gli statali non hanno proprio idea di cosa voglia dire essere precari e non lavorare per 4 mesi di fila)
Continua a insultarmi: se ti prendi un impegno devi portarlo a termine (un impegno verbale, e anche loro si erano impegnati verbalmente a darmi più lavoro, ed invece)
Insomma è finita spero... da lunedì inizio in biblioteca e ne sono molto felice, torno a lavorare con la cooperativa che se anche per due anni ho rifiutato ogni incarico a continuato a cerarmi, a tenermi in considerazione, ha aspettato che io fossi pronta, che mi ha dato una mano sulle pratiche della maternità, che quando sarei dovuta rientrare, e una settimana prima li ho avvisati che non me la sentivo di lasciare il bambino ancora piccolo tutte quelle ore tra nido e nonni, hanno capito e hanno aspettato.
Insomma non sono proprio tutti individualisti, c'è anche in giro chi guarda oltre di sè, chi ti considera una persona e non uno strumento di lavoro, non una macchina. Nella scuola che dovrebbe esserci più umanità alle volte manca.
In pratica all'attrice sono andati tutti i laboratori e quindi la scuola non è rimasta scoperta, la prof deve fare solo lo sforzo di spiegare a questa cosa deve fare e riprogrammare un calendario non mi sembra la fine del mondo poi...
Oggi mi sento meglio e anche scrivere questo post che mi permette di mettere i fatti in fila e mi aiuta ad analizzarli direi che mi fa stare meglio.

13 ottobre 2009

quando il destino decide per te

Per 2 settimane valuti la scelta giusta, la prendi, ti convinci che quella sia la scelta migliore, entri nell'ottica che tornare a fare la bibliotecaria sia il lavoro giusto per te, vai anche a un convegno per bibliotecari, insomma ti senti ormai una bibliotecaria, accantoni i tuoi progetti, i tuoi laboratori, anche se una vocina ti dice di non chiudere le porte al teatro, alle scuole di lasciarle in forse, di prendere tempo e farle aspettare.
E infatti oggi la notizia: la cooperativa non ha vinto l'appalto, pare che abbiano preferito affidare l'incarico a una cooperativa che non si occupa di biblioteche ma che è presieduta dal parente di non si sa chi del comune, insomma la solita storia. Per inciso non era sicuro che la mia cooperativa vincesse, anche se sono i più professionisti della zona, anche se è una cooperativa che si occupa solo di biblioteche, anche se ha dei prezzi competitivi che non fa pesare sui lavoratori.
E' andata così, né io né la cooperativa ce lo aspettavamo. 
Adesso devo riprendere in mano tutto, ho la fortuna di avere quest'anno molti laboratori più dell'anno scorso. Ma l'idea di dover lavorare su 6 scuole diverse non è che mi alletti molto, fra l'altro geograficamente parlando molto distanti fra loro.
Il destino ha scelto che io continuassi a fare l'educatrice teatrale, che lavori come un mulo da ottobre a maggio. Che da giugno a settembre faccia vacanza senza percepire nessuno stipendio. Che dalle 16.30 sia quasi sempre libera di stare con lo gnomo, anche se fino alle 16.30 mi tocca di vagare come una trottola nella provincia bergamasca o di stare a casa a scrivere copioni, a preparare lezioni, a scegliere musiche per 10 classi diverse dalla scuola dell'infanzia alla secondaria. Divertente direte voi, anch'io lo dico ma anche molto molto stancante... Ora sono in premestruo e non sono proprio ottimista...
Ha i suoi vantaggi ma anche degli svantaggi, vedremo come andrà quest'anno.
In bocca al lupo a me 

8 ottobre 2009

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

Che adesso sia chiaro a lui e a tutta la sua corte di nani e ballerine...

Poi vorrei citare anche la Bindi dopo l'offesa maschilista, sessista, arrogante ecc... che le ha rivolto il presidente cialtrone:

Sono tempi duri per noi donne...

7 ottobre 2009

esperienza e siti amici sui pannolini lavabili e l'Ec

Questo post è da un po' che devo scriverlo, e prima che mi dimentichi tutto è meglio fissare qui quello che è stato.
Credo che sia importante condividere certe esperienze, perchè magari qualche futura mamma che passa dal mio blog potrà trovarlo utile e magari fare una scelta più consapevole per l'ambiente e per il suo bambino.
Da prima che nascesse lo gnomo ci siamo informati tantissimo sull'argomento, ci siamo fatti prestare pannolini lavabili usati, abbiamo fatto una piccola "formazione" da una socia del nostro GAS su come usarli, che marche acquistare ecc... ed è stata molto brava e paziente.
Prima che nascesse lo gnomo non abbiamo acquistato niente, anzi un pacco solo uno di usa e getta ecologici i Moltex.
 In realtà il primo mese ho preferito usare gli usa e getta perchè non avevo voglia di fare troppe lavatrici e impelagarmi in una cosa che pensavo essere impegnativa.
Abbiamo provato i lavabili che ci avevano prestato marca Lottis probabilmente in quanto usati, erano pessimi, duri, ruvidi  e soprattutto lasciavano lo gnomo tutto bagnato.
Poi tramite la mia erborista ho comprato un pacco prova di Popolini quelli misura unica per risparmiare, che hanno i bottoncini di varie misure e quindi li puoi usare dai primi mesi fino ai 2 anni o più, dipende dalla pancia del bimbo.
Quando abbiamo iniziato ad usarli sono stati una rivelazione, ottima tenuta, non usciva fuori niente, lo gnomo rimaneva asciutto e dopo lavati non ci mettevano molto ad asciugarsi sui termosifoni. La notte usavamo gli usa e getta NATURAE della Wip acquistati tramite il nostro GAS, di gran lunga migliori dei Moltex per noi, e se non ricordo male anche più ecologici in quanto a biodegradabilità. 
Quindi siamo andati via dritti con i popolini e wip fino a che lo gnomo non è andato al nido, lì usavano gli usa e getta e tornando a casa lo gnomo un po' metteva i lavabili, un po' si arrabbiava e non voleva metterli perchè troppo impacciosi o non so per quale altro motivo, di fatto li ha usati sempre meno, verso i 15 mesi non li ha più voluti forse gli stringevano la pancia non so.
Intanto avevo iniziato a leggere sull'EC (Elimination comunication: cioè tenere il neonato senza pannolino) attraverso il forum Promiseland e anche di Consapevolmente
diciamo che il metodo non mi convinceva molto mi sembrava un po' forzato e impegnativo per il bambino. Comunque abbiamo provato qualcosa di simile gli facevamo fare la cacca nel vasino quando capivamo che doveva farla e riuscivamo quasi sempre a beccarla, con l'inizio del nido un po' più complicato perchè spesso la faceva lì.
Dai 18 mesi, che è coinciso con maggio,  lo gnomo ha iniziato a dirmi che aveva fatto la cacca quindi ho pensato che se riusciva a dirmelo forse potevamo iniziare un graduale spannolinamento. E' così è stato... lui è stato bravo, io molto paziente.
Ho iniziato a tenerlo senza pannolino dapprima solo in casa, poi anche al parco.
A luglio al mare sempre senza, eccetto che la notte e da inizio settembre anche la notte. 
In questi mesi ci sono state 2 regressioni una di cui ho già scritto, però adesso sembra proprio fatta, magari capiteranno delle altre regressioni ma non ha importanza bisogna essere pazienti e non arrabbiarsi mai altrimenti si peggiorano le cose (mi è capitato).
Il  Manuale di sopravvivenza per genitori ecologici o aspiranti tali da cui sono partite tutte le nostre ricerche lo trovate nel sito di Mondo BimbAllegri.
Molto utile lo consiglio a chi ci sta pensando o a chi vorrebbe solo informarsi sull'argomento.
Un grazie a Simona che mi ha fatto venire in mente di scrivere questo post